Io amo i libri. Sono la cosa più interessante che esista, se escludiamo le persone, che però non sono cose.
Ho iniziato a leggere a quattro anni o poco più, ma fino ad oggi non ho letto tutti i libri che avrei voluto, e Dio solo sa se ci riuscirò mai, quindi meglio non pensarci.
Il 25 Marzo parteciperò all’iniziativa Leggere, leggere, leggere!. In sostanza, regalerò un libro ad uno/a sconosciuto/a. Mentre vado all’università o mentre ritorno, sulla via, in piazza, dove mi capiterà. Mi butterò e farò un gesto che apparirà all’inizio idiota, poi, spero, se non altro apprezzato.
L’iniziativa consiste proprio in questo, cioè nel regalare un libro ad uno sconosciuto. Per infrangere le barriere che silenziosamente innalziamo ogni giorno tra noi e la moltitudine di persone che incontriamo per strada, di cui conosciamo volto e aspetto fisico ma di cui ignoriamo il nome. Per diffondere parole, sogni, idee. Per permettere ai libri di circolare, aprire le menti e portare la luce.
A qualcuno l’iniziativa sembra idealisticamente stupida o inutile. Ma io ho sempre creduto nei miei sogni, ho sempre creduto nei libri, e se anche il volume che regalerò finirà non letto a accumulare polvere su uno scaffale, avrò comunque il piacere di aver dato a qualcuno la possibilità di arricchire la propria esistenza.
Mi è piaciuto, molto. Lo stile è quantomai scorrevole e originale, molto giovanile (cosa che si accorda con il pubblico a cui si indirizza, prevalentemente gli young adults).
La trama sembra banale e trita, peccato sia affrontata in una maniera talmente originale da far risultare il libro tanto poetico quanto per nulla scontato. Si parla di morte, di amore, di vita e di amicizia. Il tutto racchiuso in un arco di tempo piuttosto breve, e talmente concentrato che si fatica a distinguere dove inizia l’amore e dove l’amicizia, dove la vita e dove la morte… Ma è così che è la vita, un amalgama di elementi mai troppo facilmente scindibili.
Il libro dà poche risposte. In compenso offre spunti di riflessione importanti al lettore (specie se il suddetto lettore si riconosce in parecchi aspetti della vita del protagonista, come è successo a me).
Non me la sento di dire di più, mi riesce davvero difficile classificare questo libro o imbrigliarlo con una definizione netta: se la trama non vi dispiace, fidatevi se vi dico che leggendolo vi troverete molto di più di quello che ci si potrebbe aspettare.
Imperfetto ma intenso ed emozionante. E la storia d’amore… da piangere ç_ç
Classico Italiano dell’anno: I Malavoglia – Giovanni Verga
AWWW *__* Non credevo che avrei mai amato tanto Verga, eppure questo libro mi ha talmente coinvolto e emozionato che ho provato la stessa sofferenza e lo stesso dolore dei protagonisti.
Ci tengo a precisare che sono uno dei pochi che ha comprato la sua copia – rigorosamente DELUXE – al Lucca Comics & Games in anteprima rispetto al resto d’Italia ù_ù
Cazzo che MERAVIGLIA. Finalmente una ristampa del manga, in un’edizione coi CONTROCAZZI. Esattamente quello che Sailor Moon si merita.
Fumetto tematica gay/erotico dell’anno: Black Wade – Franze e Andärle
Trovato a Lucca Comics & Games anche questo, acchiappato a 10 euro anziché 12,90. Carino assai, cercatevi le immagini 😛
Cinema & Movies
Film che avrei voluto vedere (e che quindi devo recuperare -.-”): Toy Story 3 – Regia di Lee Unkrich e Inception – Regia di Christopher Nolan
Le mie aspettative erano volutamente basse, ma qui ci troviamo al miglio adattamento dai tempi del Prigioniero, seppure con i suoi difetti. Speriamo bene per la parte 2…
Film più atteso dell’anno che ha deluso le mie aspettative (già basse di per sé): Prince of Persia: The Sands of Time – Regia di Mike Newell
Anche qui le mie aspettative erano mooooolto basse, prima di tutto per il regista (lo stesso di Harry Potter e il Calice di Fuoco -.-), poi perché i videogame della trilogia delle Sabbie avevano una trama troppo fantastica, impossibile da riportare sullo schermo se si eliminano degli elementi fondamentali. Se non altro, è appurato che Jake rimane un figodellamadonna anche coi capelli lunghi…
Film dell’anno: Agorà – Regia di Alejandro Amenàbar
Ottima regia, buonissima la sceneggiatura, scenografie da paura. Da vedere e basta, c’è tanto da imparare.
Film a tematica gay dell’anno: A Single Man – Regia di Tom Ford
Elegante e delicato, la prima prova di Tom Ford alla regia è ampiamente superata.
Ai primi tre per le twittate notturne e perché sono dei tesori, al primo e agli ultimi due perché sono dei tesori e per il concerto ^^
E infine ci sono loro, i miei amici. Eviterò di fare una lista perché mi sembra assolutamente inutile, sapete chi siete e quanto vi voglia bene. Siete sempre il top (anche se qualche bottom c’è xD)